Attilio
De Feo
M
24/09/1894, Ortodonico (SA), Italia
, Francia
Nato a Ortodonico, una frazione di Montecorice, nel 1894, Attilio De Feo diviene pittore e fotografo. Tra il 1924 e il 1928 vive a Tripoli, in Libia, tornando in seguito in Italia, ad Agnone Cilento. Di qui, nel luglio 1932 emigra a Parigi per ragioni professionali, con regolare passaporto rilasciato dalla questura di Napoli. Ostile al regime, inizia a svolgere attività di propaganda, inviando ad amici e parenti (tra i quali il fratello Francesco Paolo, membro della milizia e come il figlio Domenico informatore della polizia) opuscoli e ritagli di periodici antifascisti, tra i quali "La Libertà" e "Giustizia e Libertà". Avvicinatosi al movimento Giustizia e Libertà, in seguito all'assassinio di Carlo e Nello Rosselli De Feo realizza un servizio fotografico sugli imponenti funerali che si svolgono a Parigi il 19 giugno 1937, dal quale nasce un album commemorativo e propagandistico. Lasciata poco dopo la capitale francese, raggiunge il Belgio - vivendo prima a Bruxelles e in seguito a Charleroi - per poi allontanarsene al momento dell'occupazione nazista e ritornare in Francia, stabilendosi a Tolosa - dove risiede Silvio Trentin - dal maggio 1940. Rientrato nel secondo dopoguerra per un breve periodo in Italia, finisce la propria esistenza in Francia.
Citazioni di o su Attilio De Feo in Monografia
• Mauro Canali, Le spie del regime, Bologna, il Mulino, 2004, pp.434
Citazioni di o su Attilio De Feo in Articolo di monografia
• Chiara Colombini, L'album fotografico dei funerali di Carlo e Nello Rosselli. Rappresentazione e autorappresentazione di GL in I fratelli Rosselli. L'antifascismo e l'esilio, Alessandro Giacone ed Éric Vial (cur.), Roma, Carocci, 2011, pp. 128-152, [prefazione di Oscar Luigi Scalfaro]